domingo, 12 de diciembre de 2010

un post al viento

de informare per resistire

In questo sabato di inizio Dicembre parto già con l’idea che praticamente nessuno leggerà questo post e che ancora meno persone rifletteranno seriamente su ciò che scrivo. Ma fin qui è normale amministrazione per un blog con così poche visite. Ma il mondo è così imprevedibile che chissà per qualche strano e fortuito caso qualcuno che è lassù (e per lassù intendo Montecitorio-Palazzo Madama) magari leggerà queste righe e si renderà conto di che diamine stanno facendo.

heil silvio heil 300x237 Un post al vento Iniziamo col dire che tutto ciò che sta accadendo in parlamento in questi giorni non è per il nostro futuro come ci vorrebbero far credere ma è solo ed esclusivamente per il loro. Destra, sinistra, centro, obliquo(infatti ormai gli inciuci sono trasversali negli emicicli)si giocano non il destino dell’Italia ma quei begli assegni pagati da noi cittadini per farci rappresentare da gente che è lì da 30 anni e che continua a farsi allegramente i fatti propri.
Voglio credere che su circa 1000 parlamentari(tralasciando il fatto che non si sa a cosa servano così tanti)almeno la metà sia in buona fede, sinceramente interessata ai problemi della povera gente che si sbatte per arrivare ormai a metà mese, altro che alla quarta settimana. Perchè se così non fosse ragazzi, dovremmo seriamente iniziarci a fare delle domande. A quel punto non sarebbe più colpa loro, che stanno lì in panciolle, ma sarebbe bensì colpa nostra che ce li lasciamo.

La costituzione ci da il diritto di combattere, anzi ce ne da il dovere.

Perchè se questi signori vogliono sputare allegramente e ballare il valzer delle poltrone sulla tomba di chi è morto per darci diritti ed uno stato democratico, beh noi dovremmo altrettanto allegramente prenderli dalla collottola come i gatti e cacciarli a pedate nel fondoschiena.

Il problema è che tendenzialmente l’italiano medio è arrendevole, si crogiola nello stato in cui è, come se fosse geneticamente convinto che non si potrà mai cambiare ciò che va avanti da decenni. Perchè? boh, è nella natura degli abitanti della penisola e non so dare una spiegazione. Il fatto è che la storia ci insegna che anche a questa arrendevolezza c’è un limite. Quando si supera un certo livello l’Italia finisce per sfogare tutto ciò che assorbe come il tappetino di un bagno per anni in un colpo solo, facendo finire il signorino impettito di turno che sbraita da balconi o predellini legato a testa in giù in mezzo ad una piazza piena di gente che vuole lapidarlo.
Ecco, ma allora invece di finire in maniera così violenta tutte le volte, non sarebbe meglio sfogare i bisogni di libertà, giustizia e democrazia un po’ per volta, aggiustando i problemi quando si presentano e non delegando a dei beneamati incompetenti che lasceranno accumulare il tutto per un quarto di secolo?

La risposta (per cui mi do bellamente del “Capitan Ovvio” da solo) è si e la cosa sorprendente è che tutti la sanno, ma nessuno alza la testa.

Siamo il paese con la più grande concentrazione di cervelli. Ed il più alto numero di persone che fuggono. Un laureato con lode e master che guadagna 500-600 euro al mese in Italia ne guadagna magari il doppio o il triplo all’estero, con in più il fatto che viene rispettato e non umiliato e demotivato da un paese che predilige il nepotismo alla meritocrazia. E poi ci chiediamo perchè siamo a questo punto? Siamo così perchè l’istruzione sta andando a rotoli. Le scuole pubbliche non sono più in grado di formare le menti (salvo rari casi) perchè le ore non sono sufficienti ed i professori vanno via via diventando mediocri a causa della ricerca dello stipendio fisso, statale e non alla vocazione di insegnare.
Le scuole private ricevono quasi più fondi dallo Stato, creando così un altra fascia di gente dal cervello informe che di fatto paga per il pezzo di carta (diploma o laurea che sia).
E per fortuna vediamo degli studenti che scendono in piazza a manifestare, nel quasi disprezzo di istituzioni governative e nell’indifferenza più generale.

La politica non ha ancora capito che quando si arriva di fatto all’assedio dei palazzi istituzionali come è successo l’altro giorno, è EVIDENTE che nelle aule del parlamento si stia combinando qualcosa di sbagliato.

Fosse solo un settore del paese (ossia quello dell’istruzione) che si ferma per protestare, uno potrebbe quasi pensare che le cose vadano anche fin bene. Ma no, persino le forze dell’ordine, che dovrebbero preservare la sicurezza nelle città e nel territorio si ritrovano con le gambe falciate da un governo che non governa.

Arrivare persino a manifestare fuori dai cancelli della villa privata del Primo Ministro è qualcosa su cui riflettere. Ma perchè allora il governo non foraggia in maniera adeguata le forze dell’ordine? La risposta è quella che non vorrei mai pensare, ma purtroppo mi sa che è la verità. Se la polizia non riesce a contrastare efficacemente la criminalità, in una potenziale campagna elettorale (perenne,tra l’altro) il governo può promettere giri di vite, fondi, e sbandierare ogni arresto (ad orologeria) come successo personale. Ma la realtà è un’altra. Nelle strade con la polizia quaasi appiedata e senza più i mezzi per fare il proprio dovere si vive nell’incertezza, nella paura. Ed i cittadini presto o tardi andranno dietro a chi promette di far fronte a tutto ciò. E’ un brutto modo di far politica. Lasciar peggiorare le cose, puntare il dito contro gli altri, quando in realtà la colpa è solo propria per poi tentare goffamente di riparare le cose, non riuscendoci.

Ed in tutto questo, per quei pochi delinquenti che vengono arrestati (chi giustamente, chi per spot) non si è nemmeno sicuri che ci sia il carcere o una giusta punizione. Perchè? Perchè chi governa non ha assolutamente interesse che i delinquenti vengano puniti, visto che spesso molti politici sono in combutta con i boss stessi (e non nascondiamoci dietro un dito del politically correct. E’ così, che lo si voglia credere o no) e anche perchè se rifiniscono in circolazione, i boss stessi torneranno ad alimentare il circolo della paura e dell’incertezza che facevo notare prima.
Inoltre, segare le braccia della giustizia ha anche il vantaggio per un politico di farla facilmente franca nel (probabilissimo) caso in cui sia lui a rimanere invischiato in affari illeciti.
Se si va a vedere la percentuale di indagati o pregiudicati che c’è in parlamento si potrebbe scambiarlo quasi per una casa circondariale, senza sbarre alle finestre e con un vitto e alloggio decisamente di lusso. Beati loro.

Ed in questo clima di incertezza, disprezzo della costituzione e dei principi dei padri fondatori l’opposizione (le opposizioni, visto che se ne forma una al giorno più o meno) cosa fa?

Niente, perchè? Perchè chiunque sia lì dentro ha l’interesse che determinate cose non cambino salvo poi far finta di sbraitare e puntare il dito contro chi si fa beffa delle leggi e del benessere del paese.

Il PD è troppo impegnato a contraddirsi da solo. E’ come un organismo affetto da Lupus, ha degli anticorpi all’interno che aggrediscono se stesso. Il povero Berlusconi ce la mette tutta per fornirgli i mezzi per cacciarlo. Secondo me sta iniziando a voler essere cacciato, ed infatti l’opposizione in quanto tale non vuole darla vinta al Silvio e lo lascia lì.

L’UDC dal canto suo è soltanto un Topo Gigio i cui fili sono mossi dal Signore dei Sith(No, non Palpatine, ma Papa Ratzinger) e poi se la Democrazia Cristiana ha fallito chiudendo la prima Repubblica, un motivo ci sarà.

L’IDV si comporta da scimmia urlatrice. Sbraita, urla, fa mozioni, ma purtroppo il Leader sta diventando estremamente poco credibile e quindi possiamo riportarci al detto “can che abbaia non morde” visto che sta anche assimilando il pessimo vizio dell’alleato PD di auto-demolirsi (vedi i due deputati che hanno cambiato sponda).

La Lega (ah ma perchè voi credevate che la Lega fosse a supporto di Berlusconi?) sta solo aspettando che Silvio cada, per poi saltare sul carro delle opposizioni che in vista di un governo tecnico prometteranno al carroccio il federalismo fiscale ed a quel punto vedrete Bossi vestito da Speedy Gonzales andare nel Loft del PD urlando “Arriba Arriba,Andale Andale!”.

L’unica speranza è FLI. Ma ahimè ho sempre quella sgradevolissima sensazione che sia stata solo una scissione di comodo. Accorgersi di che danno sia stato Berlusconi per l’Italia dopo 20 anni francamente mi sembra un pelino tardivo.
Per quanto mi siano piaciuti i discorsi di Fini, fino al 14 quelle rimarranno solo parole. I fatti non si sono ancora visti.

Servirebbero persone nuove, che dal nulla si alzassero dalla sedia, andassero in giro, una nuova marcia su Roma senza camicie nere, senza armi, con le mani alzate in segno di pace, ma con la forza di demolire un sistema che non funziona e svuotare il parlamento da pregiudicati, indagati, cocainomani. Il problema è che ritorniamo al punto citato (tante,ma quanto ho scritto?) righe fa, ossia che l’italiano medio, prima di svegliarsi impiega un bel po’ di tempo.

Ma come dice lo stesso titolo….è un post al vento.

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